Hanoi - Ho Chi Min City (Saigon)
Il tempo corre e l'Australia ci attende, non possiamo perdere troppo tempo.
Da Hanoi prendiamo un autobus che ci porta verso sud, dove promettenti spiagge e tropicali bellezze ci attendono.
Tanto per cominciare, ad Hoi An, dovendo attendere tempi tecnici dell'autobus (6 ore), ci infiliamo nella piscina di un Hotel, l'acqua della quale, al mio ingresso, si unge come se invasa da polli fritti. Le piante dei miei piedi, a forza di usare i sandali, sono nere, dure e lucide; non c'e' verso di lavarle. Andando verso sud il paesaggio e' sempre piu' verde e le risaie cominciano a lasciare il passo ad altre coltivazioni, piu' consone alla latitudine (banane); la terra rossa che si trova sempre verso l'equatore comincia a macchiare il paesaggio qua' e la'.
Terminata la piacevole pausa partiamo e ci fermiamo a Mui Ne.
Mui Ne e' famosa per le spiagge e le dune desertiche che punteggiano la sua costa. Virgi stoicamente si adatta a riposare come e quando puo'.
Con le festivita' siamo sempre un po' sfigati: se in Cina le vacanze hanno riempito i treni di studenti, in Vietnam oggi (2 settembre nda) e' la festa della dichiarazione di indipendenza, per cui tutti gli alberghi sono pieni.
Riusciamo pero' a trovare una stanzetta in un bel resort sulla spiaggia, ma senza aria condizionata. Quando entriamo ci accolgono festosamente almeno 10.000 zanzare che aspettavano proprio questi giorni per fare scorta di grasso per l'inverno.
Per fortuna il letto e' dotato di una robusta zanzariera e noi ci cospargiamo di puzzolentissimo Autan Extreme. La notte passa bene. Passiamo un po' di tempo a ciondolare in spiaggia, dove passa anche una bella mandria di mucche. Purtroppo il mare non e' granche', diciamo che siamo ai livelli di Albenga.
Il giorno dopo decidiamo di fare una breve gita in moto con Mr. Binh, uno specialista nel campo.
Visitiamo al mattino presto il mercato del pesce sulla spiaggia, dove i pescatori appena rientrati espongono la mercanzia. Ci sono molti bambini che si danno da fare e Virgy chiede: ma questi bambini vanno a scuola?
La risposta e' quella che mi aspettavo e temevo: no perche' la famiglia ha bisogno di soldi e devono lavorare.
Ci portiamo poi in un pezzo di Sahara trapiantato sulla costa vietnamita; lo scenario e' piacevole ed insolito. Virgy si lancia in una discesa dalle dune con un bob improvvisato e prestato (con mancia) dalla bimba nella foto,con il risultato di creare un ulteriore Sahara dentro il costume.
Per finire abbiamo buttato un occhio ad un canyon di terra rossissima e giocato con l'iguana domestica di Mr. Binh. Costui e' un ometto baffuto e dai lunghi capelli; si direbbe un fricchettone in vacanza, ma prima di inventarsi questo mestiere era un contadino; sua moglie gestisce il ristorante di famiglia.
Da Hanoi prendiamo un autobus che ci porta verso sud, dove promettenti spiagge e tropicali bellezze ci attendono.
Tanto per cominciare, ad Hoi An, dovendo attendere tempi tecnici dell'autobus (6 ore), ci infiliamo nella piscina di un Hotel, l'acqua della quale, al mio ingresso, si unge come se invasa da polli fritti. Le piante dei miei piedi, a forza di usare i sandali, sono nere, dure e lucide; non c'e' verso di lavarle. Andando verso sud il paesaggio e' sempre piu' verde e le risaie cominciano a lasciare il passo ad altre coltivazioni, piu' consone alla latitudine (banane); la terra rossa che si trova sempre verso l'equatore comincia a macchiare il paesaggio qua' e la'.
Terminata la piacevole pausa partiamo e ci fermiamo a Mui Ne.
Mui Ne e' famosa per le spiagge e le dune desertiche che punteggiano la sua costa. Virgi stoicamente si adatta a riposare come e quando puo'.
Con le festivita' siamo sempre un po' sfigati: se in Cina le vacanze hanno riempito i treni di studenti, in Vietnam oggi (2 settembre nda) e' la festa della dichiarazione di indipendenza, per cui tutti gli alberghi sono pieni.
Riusciamo pero' a trovare una stanzetta in un bel resort sulla spiaggia, ma senza aria condizionata. Quando entriamo ci accolgono festosamente almeno 10.000 zanzare che aspettavano proprio questi giorni per fare scorta di grasso per l'inverno.
Per fortuna il letto e' dotato di una robusta zanzariera e noi ci cospargiamo di puzzolentissimo Autan Extreme. La notte passa bene. Passiamo un po' di tempo a ciondolare in spiaggia, dove passa anche una bella mandria di mucche. Purtroppo il mare non e' granche', diciamo che siamo ai livelli di Albenga.
Il giorno dopo decidiamo di fare una breve gita in moto con Mr. Binh, uno specialista nel campo.
Visitiamo al mattino presto il mercato del pesce sulla spiaggia, dove i pescatori appena rientrati espongono la mercanzia. Ci sono molti bambini che si danno da fare e Virgy chiede: ma questi bambini vanno a scuola?
La risposta e' quella che mi aspettavo e temevo: no perche' la famiglia ha bisogno di soldi e devono lavorare.
Ci portiamo poi in un pezzo di Sahara trapiantato sulla costa vietnamita; lo scenario e' piacevole ed insolito. Virgy si lancia in una discesa dalle dune con un bob improvvisato e prestato (con mancia) dalla bimba nella foto,con il risultato di creare un ulteriore Sahara dentro il costume.
Per finire abbiamo buttato un occhio ad un canyon di terra rossissima e giocato con l'iguana domestica di Mr. Binh. Costui e' un ometto baffuto e dai lunghi capelli; si direbbe un fricchettone in vacanza, ma prima di inventarsi questo mestiere era un contadino; sua moglie gestisce il ristorante di famiglia.
Dobbiamo dire che il popolo vietnamita e', tra quelli fino ad oggi incontrati, il piu' cordiale, allegro e disponibile.
E' evidente che le difficolta' economiche non mancano, ma non abbiamo mai visto persone abbandonate a se stesse a chiedere elemosine, o peggio.
Tutti si arrangiano come possono e tra loro sembra esserci un forte senso di solidarieta' e attaccamento alla patria; tutte le case hanno la bandiera rossa con la stella gialla, oltre che l'angolo dedicato agli antenati, che omaggiano quotidianamente con offerte di frutta e cibo.Per quanto concerne piu' approfondite analisi socio-economiche, vi rimando al diario di viaggio che partoriro' dopo tornato.
Ora siamo gia' a Saigon (Ho Chi Min City e' piu' corretto e patriottico, ma certamente meno esotico), dove speriamo di riuscire a visitare qualche cunicolo vietcong rimasto intatto e poi saluteremo il Vietnam e, con un po' di nostalgia, andremo verso la Cambogia.
Per il momento e' tutto, a presto.
F & V
7 Comments:
Ciao amici..
Vi trovo sempre bene... Si, è vero un pò dimagriti, ma nulla di grave... Certo che arrivare dove siete arrivati voi è un gran bel dire... E leggendo tutti gli alrti commenti, tutta questa gente che dovrà raggiungervi... Chiedete se mi mettono in valigia, vi raggiungo anch'io...!!!!! Quì è arrivata l'estate a settembre, ieri c'erano 32 gradi... Ed io al mattino a lavoro, e al pm. siamo andati ad un raduno di Ferrari a Carmagnola.. Bellissimo...E poi, dove ci sono le Ferrari, possiamo mancare noi!!!! Domani e mercoledì andiamo al mare, forse a San Tropez... vedremo... A presto Carla.
P.s. La foto della bimba con Virginie è stupenda.... Ciaooooooooooooo Carla
4 settembre
Goderecci e frettolosi: mi congratulo. Vedo che alcuni vi raggiungono, altri cercano passaggi anche “spartani”…
Personalmente cerco di capire se – davvero – non ci starebbe un pezzetto di ritorno con voi. Magari dall’India? O avete abbandonato l’idea? O – al contrario – il pensiero di un ulteriore passaggio dalla Cina non vi sconfinfera e l’India è in pole? Non so, non so… ma questa sedentarietà mi uccide lentamente. Peggio del colesterolo! O dovrò attendere il parto intellettual-socio-politico, (ma sospetto una gravidanza isterica…) ? Ci si legge, nèh.
Con affettuosa e crescente invidia
Latalpo
Mi associo all'invidia TOTALEGLOBBALE di Latalpo.
Un viaggio del genere vale una vita intera!
Spero di avere modo di farne uno anch'io... che ne possa rappresentare anche soltanto una pallida eco.
Ragazzi vi tengo d'occhio.. Fabio mi piaceva di più col pizzetto.. Virgi mi pare sia diventando sempre più bella.. A presto.. Fabri Mike 62
ciao sono mariateresa come state eil viaggio come prosegue spero bene è stata proprio bella l'idea di creare un sito sembra di essere in viaggio con voi anche se non è proprio la stessa cosa continuate a dvertirvi ma cercate anche di riposarvi siete pur sempre in vacanza vi abbraccio e vi aspetto per il cenone di natale baci..
Ciao Fabio e Virginie, sono Maury l'amico di Dario e Fede, complimenti per il blog grazie alle Vs. foto ogni giorno ho un desktop nuovo. Sto divulgando il Vs. Blog che è grandioso.
Una notizia per Fabio, il Toro ha un nuovo allenatore a 2 gg. dall'inizio, è Zaccheroni!
Ti aggiornero' in futuro sui risultati, spero positivi della ns. squadra del CUORE.
Buon proseguimento!!
Una piccola finestra da un contesto del tutto diverso: io e Laura siamo attualmente a Richmond in Virginia ospiti dell` ormai pienamente americanizzato Giovanni.
Vi confermo che si coglie abbastanza bene come gli americani si vivano, seppur "comodamente", un simpatico ambientino fascio-competitivo-nazi-capitalista.
Ritorneremo presto a New York.
A proposito, tanto per tranquillizzare Colombo: non facciamo uso di slitte e cani, giriamo abbastanza fluidamente per Manhattan con la subway!
Ciao Cari,
Rizzo
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