Angkor
Siamo giunti a Siem Reap, localita' del tutto inutile, se non fosse per la vicina localita' di Angkor, dove sorgono i magnifici templi dell'era Khmer.
Tanto per cominciare, ci sistemiamo in una stanza presso una guest house gestita da un ragazzo austriaco, fuggito in indocina, Michael.
La stanza ha aria condizionata ed e' carina: 10 dollari a notte (tutto a Siem Reap si paga in dollari).
Facciamo una passeggiata di approccio alla citta', e ci concediamo il primo vero esotismo estremo, una tarantola arrosto; io con titubanza la mangio tutta, Virgy coraggiosamente si limita alla coscia.
Tanto per cominciare, ci sistemiamo in una stanza presso una guest house gestita da un ragazzo austriaco, fuggito in indocina, Michael.
La stanza ha aria condizionata ed e' carina: 10 dollari a notte (tutto a Siem Reap si paga in dollari).
Facciamo una passeggiata di approccio alla citta', e ci concediamo il primo vero esotismo estremo, una tarantola arrosto; io con titubanza la mangio tutta, Virgy coraggiosamente si limita alla coscia.
Durante la passeggiata veniamo a sapere che, dopo le 17, l'ingresso ai templi e' gratuito, ammesso che si sia acquistato il biglietto per il giorno dopo. Cio' consente di andare a fotografare l'Angkor Wat al tramonto.
Cerchiamo un Tuk Tuk (comune carrozzetta trainata da uno scooter) e ci rechiamo in loco.
Io mi inerpico verso una collina che consente una buona visuale, ma sbaglio strada e prendo il sentiero che seguono gli elefanti per portare i turisti. Il sentiero e' abbastanza stretto, e ogni volta che incrocio un pachiderma mi devo appiccicare alla parete della collina per non farmi calpestare.
Il tramonto e' davvero bello, e a sera rientriamo per la cena.
Cerchiamo anche qui' posti frequentati da locali e non da turisti, dove spesso l'igiene e' un'opinione, ma l'esperienza piu' realistica.
Anche qui' la fila di questuanti e' interminabile e facciamo fatica a mangiare.
Ho deciso che mi svegliero' alle 4,30 per andare a vedere l'alba sui templi.
All'interno dell'Angkor Wat ci siamo io, due francesi, qualche tedesco e circa 900 giapponesi, tutti con almeno tre macchine fotografiche ultimo grido: e' inutile che le comprino, tanto hanno il gusto estetico di un ratto!
Poi vi racconto che foto fanno...
L'Angkor Wat (foto 1) e' il piu' grande edificio sacro del mondo, ed e' stato costruito in diversi anni intorno al X secolo, durante l'impero Khmer, che all'epoca comprendeva Cambogia, Laos, buona parte del Vietnam e della Thailandia.
E' contornato da un canale largo 150 m. per ogni lato e da mura possenti e con splendidi bassorilievi.
All'interno delle mura ci sono due piccoli templi e un lungo ponte in pietra che porta al tempio vero e proprio, il cui cammino e' scandito da sette punti precisi, che rappresentano i sette livelli di conoscenza che bisogna attraversare per giungere alla verita' (il Tempio, casa di Dio).
C'e' poi ad un chilometro l'Angkor Thom, anche qui ci sono mura perimetrali chilometriche che al centro contengono uno stranissimo edificio.
Una specie di tempio a piramide in cui un gigantesco volto di pietra dall'aria sorniona e leggermente minacciosa e' scolpito per quasi trecento volte e ti osserva da ogni prospettiva.
E' molto suggestivo vedere la giungla che, secolo dopo secolo, si rimangia queste meraviglie dimenticate per tanti anni.
E' molto suggestivo vedere la giungla che, secolo dopo secolo, si rimangia queste meraviglie dimenticate per tanti anni.
Chissa' che meraviglia, per il francese che riscopri' questo posto alla fine del XIX secolo, quando tra le pietre dei templi vivevano solo tigri, elefanti e serpenti!
La visita prende tutta la giornata, e devo pure correre, e a sera sono sfatto.
Consumata la solita cena a base di noodle e maiale (o pollo o gamberi), alle 19 sono a letto.
INVETTIVA CONTRO I GIAPPONESI
Virgy non e' d'accordo a che io scriva queste parole, presa ormai da un senso di fratellanza universale, ma proprio non ce la faccio.
Conoscete tutti la mia estrema tolleranza ed elasticita' mentale, ma qui' si va oltre.
In tutti i luoghi sacri di Angkor ci sono cartelli che invitano a tenere comportamenti adeguati.
Immaginatevi il silenzio nella notte della foresta, con gli uccelli che ai primi albori cominciano i loro canti...
I giapponesi (tutti!!) urlano e schiamazzano salutandosi a gran voce da un posto all'altro e fanno la gara a chi arriva prima in cima alle rovine.
Quando arrivano, fanno SEMPRE la stessa foto: lui (o lei) davanti al monumento che porgono la mano in modo da dare l'illusione prospettica di tenerlo sul palmo, o piu' spesso le dita in segno di vittoria; meglio: di conquista. Ma quale conquista!? Non sanno nemmeno dove stanno! Li hanno portati li' col pulmino e non sanno nulla di cio' che vedono. Vivendo in branchi, bisogna aspettare che ognuno di loro abbia fatto la stessa identica foto. Questi templi sono miracoli di arte e architettura costruiti quando loro erano poco piu' che scimmie, eppure col potere del denaro credono di poter arrivare e comportarsi da cafoni.
Dovrebbero chiedere scusa ad ogni sasso che calpestano.
Il livello piu' basso lo hanno raggiunto dentro il tempio con i giganteschi volti: hanno srotolato (con attenzione, per non rovinarlo) lo striscione con il nome della ditta e si sono messi tutti dietro per la foto, litigando per chi doveva stare davanti.
Essendo una quarantina, a turno uscivano dal gruppo e andavano davanti a fare la foto. Se chiedevano a me gliene facevo una con una loro macchina e poi si facevano le copie, ma era troppo intelligente.
Riescono ad appestare qualunque luogo: li odio.
Okay, mi sono sfogato, a presto.
F & V
4 Comments:
bravo presidente, sapevamo che avresti avuto il coraggio di mangiare di tutto, anche i ragni arrostiti!
il prossimo viaggio lo farete in giappone?
gregorio
Ovunque ci sia da mangiare roba orripilante, caro Dragosio!
Il Presidente
ciao tutto bene
oggi qui a torino piove come dio comanda,magda ha iniziato al scuola edè felice,noi per lei.
dani ha cambiato lavoro,insegna a vinovo italiano nella media statale.le piace
saluti e buon divertimento rino tantissimo e non rimpiange il vecchio stress.
io sto bene e discutero deol ricorso il 18 settembre. vediamo come mi prenderanno in giro.
Ma, quel bel piatto di tarantoline era, al forno, con la panna , oppure olio e limone? mi viene un'acquolina in bocca! E' una specialità preparata per voi oppure sti deficienti mangiano così tutti i giorni!?
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