Tropical Queensland
Dovendo promuovere un luogo di villeggiatura caldo e pieno di attrattive naturali, quali seducenti parole e suggestioni esotiche vi verrebbero in mente?
Ve lo dico io:
1-mare cristallino
2-spiagge solitarie
3-foreste incontaminate
4-barriere coralline
5-servizi di prim' ordine, etc. etc.
Cosa ti inventano invece quei draghi della comunicazione del governo del Queensland?
Ecco qui:
Se avete problemi di vista o fate a cazzotti con l'inglese ve lo traduco io, lo slogan: "SCOPRITE IL QUEENSLAND TROPICALE, PRIMA CHE LUI SCOPRA VOI".
Non so voi, ma io lo trovo inquietante, nonchè vagamente minaccioso, soprattutto con lo sfondo di quella sorta di drago incazzato sullo sfondo.
Ve lo dico io:
1-mare cristallino
2-spiagge solitarie
3-foreste incontaminate
4-barriere coralline
5-servizi di prim' ordine, etc. etc.
Cosa ti inventano invece quei draghi della comunicazione del governo del Queensland?
Ecco qui:
Se avete problemi di vista o fate a cazzotti con l'inglese ve lo traduco io, lo slogan: "SCOPRITE IL QUEENSLAND TROPICALE, PRIMA CHE LUI SCOPRA VOI".
Non so voi, ma io lo trovo inquietante, nonchè vagamente minaccioso, soprattutto con lo sfondo di quella sorta di drago incazzato sullo sfondo.
Ma e', credetemi, uno splendido esempio dello spirito australiano.
Qui la vita scorre calda e piena di interesse. Io continuo le mie esplorazioni nei fiumi e in mezzo alla fitta vegetazione in cerca di coccodrilli e nel frattempo continuo a pescare pesci che non sazierebbero un puffo anoressico.
La meraviglia della natura del Queensland stupisce ogni giorno.
Mi hanno portato con una barca a pescare in un fiume ad una cinquantina di chilometri a sud di Townsville; qui abbiamo piazzato le trappole per i granchi e abbiamo solcato gli affluenti sperando di vedere segni della presenza dei miei rettili preferiti.
Le trappole per i granchi ricordano un po' le nostre nasse per aragoste; come esca vengono usate ributtanti frattaglie di pollo e puzzolentissimo pesce di una certa età.
La pesca però ha dato qualche frutto, e esemplari particolarmente ottusi di questa gustosissima specie di crostacei si sono ficcati nelle magli della rete per raggiungere la puteolente preda. Dopo la cattura, tirate su le gabbie, bisogna subito passare alla misurazione della bestia: se infatti la misura è inferiore ai 15 cm bisogna ributarla immantinente nell'acqua marroncina, pena sanzioni corporali di sapore medioevale. A parte gli scherzi i controlli, per consentire la riproduzione degli animali, sono severissimi. Se si viene pizzicati con un pesce od un granchio fuori taglia, ti portano via la macchina.
Non è che se non puoi pagare l'ammenda ti portano via la macchina: ti portano via la macchina e basta, non la vedi più. Quì la vita è dura.
La pesca, quella più tradizionale, ha dato i soliti risultati mignon, nonostante nel fiume esistano una quantità di pesci oltre il metro di lunghezza; ma ormai la prendo sul ridere e non mi viene neanche più l'ansia da prestazione.
Tanto per ricordare che eravamo sempre in Australia, due aquile pescatrici ci hanno seguito tutto il giorno attendendo che noi gettassimo i pesci indegni del paniere di un pescatore orgoglioso, poi si lanciavano in picchiata, lo aggrinfiavano con gli artigli e se le pappavano con calma in cima ad una mangrovia. Uno spettacolo che quel fanfarone di Piero Angela mi ha venduto per anni come eccezionale, quì è una routine. Sono anche riuscito a fare la pessima fotografia di una presa al volo; mi hanno preso un po' alla sprovvista.
Per quanto riguarda i miei amici rettili, è praticamente impossibile vederli di giorno, però si possono sentire.
La meraviglia della natura del Queensland stupisce ogni giorno.
Mi hanno portato con una barca a pescare in un fiume ad una cinquantina di chilometri a sud di Townsville; qui abbiamo piazzato le trappole per i granchi e abbiamo solcato gli affluenti sperando di vedere segni della presenza dei miei rettili preferiti.
Le trappole per i granchi ricordano un po' le nostre nasse per aragoste; come esca vengono usate ributtanti frattaglie di pollo e puzzolentissimo pesce di una certa età.
La pesca però ha dato qualche frutto, e esemplari particolarmente ottusi di questa gustosissima specie di crostacei si sono ficcati nelle magli della rete per raggiungere la puteolente preda. Dopo la cattura, tirate su le gabbie, bisogna subito passare alla misurazione della bestia: se infatti la misura è inferiore ai 15 cm bisogna ributarla immantinente nell'acqua marroncina, pena sanzioni corporali di sapore medioevale. A parte gli scherzi i controlli, per consentire la riproduzione degli animali, sono severissimi. Se si viene pizzicati con un pesce od un granchio fuori taglia, ti portano via la macchina.
Non è che se non puoi pagare l'ammenda ti portano via la macchina: ti portano via la macchina e basta, non la vedi più. Quì la vita è dura.
La pesca, quella più tradizionale, ha dato i soliti risultati mignon, nonostante nel fiume esistano una quantità di pesci oltre il metro di lunghezza; ma ormai la prendo sul ridere e non mi viene neanche più l'ansia da prestazione.
Tanto per ricordare che eravamo sempre in Australia, due aquile pescatrici ci hanno seguito tutto il giorno attendendo che noi gettassimo i pesci indegni del paniere di un pescatore orgoglioso, poi si lanciavano in picchiata, lo aggrinfiavano con gli artigli e se le pappavano con calma in cima ad una mangrovia. Uno spettacolo che quel fanfarone di Piero Angela mi ha venduto per anni come eccezionale, quì è una routine. Sono anche riuscito a fare la pessima fotografia di una presa al volo; mi hanno preso un po' alla sprovvista.
Per quanto riguarda i miei amici rettili, è praticamente impossibile vederli di giorno, però si possono sentire.
Di tanto in tanto tra le mangrovie o dietro l'ansa di un affluente si sente un suono inconfondibile: unite i due polsi, mettete le due mani leggermente a cucchiaio e poi unitele con un violento scatto.
E' il suono che fanno le mandibole dei coccodrilli quando si chiudono su qualche disgraziata creatura. Affascinante. Stimola ricordi ancestrali e fa rizzare 'u pilu, un po' come l'ululato di un lupo. Sono bestie che nei millenni scorsi ci devono avere davvero rotto i maroni.
L'epilogo dell'avventura, comunque, si concretizza in una pappata di "Mad Crab" al naturale, bollito e gustato con un po' di limone; niente affatto male.
Il giorno dopo, siòre e siòri, in una remota spiaggia dal buffo nome di Pallarenda, che sembra uno sport per bambini delle elementari, ho pescato un pesce.
Un pesce di più di sei centimetri intendo; ancora siamo lontani dal metro ma almeno, una volta pulito, sembrava ancora un pesce (degli altri rimaneva una maleodorante poltiglia informe).
Il giorno dopo, siòre e siòri, in una remota spiaggia dal buffo nome di Pallarenda, che sembra uno sport per bambini delle elementari, ho pescato un pesce.
Un pesce di più di sei centimetri intendo; ancora siamo lontani dal metro ma almeno, una volta pulito, sembrava ancora un pesce (degli altri rimaneva una maleodorante poltiglia informe).
Insomma, se potessi rimanere in Australia altri 15 o 20 anni potrei anche imparare a pescare.
Congelata la preda per i giorni a venire, ci si va a coricare ragazzi, domani c'è da incontrare la Great Barrier Reef !
F e V
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