REQUIEM + Darwin - Townsville
Senza un lamento, ne' un sussulto, serenamente si e' spenta, per mai piu' riaccendersi, la Turbinosa.
Piangono la scomparsa i quattro locatari, distrutti dal dolore.
Lasciammo Darwin alle 7,30 del mattino, diretti al Parco Nazionale di Kakadu quando, appena fuori dalla citta', la Turbinosa ha cessato la sua esistenza terrena, decidendo di spegnersi come una candela.
Attesa di un'ora (io e Lallo, mentre le due squinzie sgambettavano in piscina) e ricovero presso il cimitero delle auto. Saltata la gita a Kakadu, motivo dei 2000 kilometri da Uluru a Darwin.
Costretti dalle circostanze a solcare a piedi le strade australiane, non abbiamo avuto altra scelta che quella di buttarci anima e corpo in piscina per tre giorni.
Siamo andati anche a visitare un gradevolissimo museo in cui si possono osservare da vicino le famose e letali meduse a scatola (box jellyfish), Sweetheart, un coccodrillo di circa 5,5 metri che per anni ha aggredito le barche dei pescatori e che alcuni volontari, nel tentativo di portarlo in una zona piu' lontana, hanno annegato, tanti animali e pesci, una bella collezione di arte aborigena antica, moderna e contemporanea, e una spettacolare area riservata al ciclone Tracy, che distrusse Darwin nel giorno della vigilia di Natale 1974.
C'e' anche uno stanzino in cui viene fatto ascoltare il rumore del ciclone, registrato in diretta all'epoca da un religioso. E' davvero impressionante, le raffiche di vento sembrano ululati di migliaia di lupi incazzatissimi che contemporaneamente ringhiano; si sentono i rumori delle lamiere che volano per aria e vanno a colpire qualunque cosa sul loro tragitto alla velocita' di 250 km/h. Un cartello fuori dalla porta avverte che l'esperienza potrebbe essere "forte" per chi abbia vissuto in prima persona quei momenti. Cosa abbia spinto quest'uomo a registrare in diretta la distruzione della città non si sa, ma lo ringrazio.
Quando il sole cala, non avendo motivo di sguazzare, poiche' la tintarella non incrementa, si passeggia per l'Esplanade, si guarda il tramonto e chi puo' compra qualche regalo.
A cercare con attenzione ce ne sono di davvero orribili.
A cercare con attenzione, pero' ho anche trovato, su internet, un bel camper con tanto di cucina, doccia, forno, cesso e letto, al prezzo di 1 (un) dollaro al giorno.
Trattasi di "relocation": si tratta di riportare i camper e le auto noleggiate dai turisti presso la città originale. In questo caso il trasferimento e' da Darwin a Cairns (3000 km) e a noi e' utile assai perche' dobbiamo andare a Townsville, a 350 km da Cairns.
Unico neo: abbiamo tre giorni e mezzo, che per fare tutto 'sto popo' di strada, capite, non sono poi tanti, ma si puo' fare.
Cosi' il 24 mattina ci presentiamo, dopo aver prenotato, presso l'agenzia e ritiriamo il nostro camperone; nel frattempo scopriamo che ci verranno anche rimborsati 250 dollari di benzina.
Manca l'usufrutto gratuito di entreneuses, e sono a posto.
A mezzogiorno dobbiamo salutare Alessia e Lallo, che nella tarda serata prenderanno un aereo per Sydney per poi tornare verso la lontana Italia; ci forniscono di una bottiglia d'acqua e di un pacchetto di pop-corn e ci salutano, tornando a buttarsi nell'acqua della piscina.
Noi partiamo per un altro lungo trasferimento, ma non ci pesa affatto, perche' il paesaggio e il cielo australiani fanno scivolare il tempo come in un sogno.
Attraversiamo nuovamente deserti e foreste, facendo anche simpatici incontri: questo bell'esemplare di Brown Western Snake era in mezzo alla strada, dove qualche veicolo gli aveva probabilmente spezzato una vertebra, per cui non poteva piu' muoversi, ma era vivo. In attesa della prossima macchina o di un'aquila che lo finissero. E faceva pure lo spacchiuso!
A pranzo ci fanno compagnia i soliti noodles, piu' qualche interessante variante, come il pate' spalmato e i ravioli in scatola Heinz, sempre apprezzabili (sconsigliamo invece i maccheroni al formaggio).
Nel mezzo del nulla, tra Mt Isa e Charters Towers (cercateveli) c'e' una zona in cui i paesotti (pompa di benzina e store) vantano quale attrazione turistica il fatto che in quei luoghi sono stati ritrovati i piu' grandi dinosauri marini. Adesso pero' quelli sono in un museo a Sydney, e sul posto e' rimasto un museo con qualche foto e questa ricostruzione a grandezza naturale.
C'e' da avere davvero timore a pensare di rimanere bloccati qui per un qualsiasi motivo: a volte passano ore senza vedere macchine.
Per fortuna la scorta d'acqua fresca l'abbiamo, anche se l'aria condizionata a volte fa le bizze e siamo costretti ad aprire i finestrini, facendo entrare l'aria rovente.
Arriviamo a Townsville il giovedi' sera, facendo una sorpresa a Connie e Walter che, a loro volta, ce ne fanno una: il giorno dopo partono con destinazione Brisbane per due giorni.
Poco male, noi dobbiamo ancora restituire il camper a Cairns il giorno dopo cosi', dopo una cena a base di agnolotti e arrosto, ci corichiamo e di buon mattino partiamo per l'ultima tappa.
E' la piu' dura; sono solo 350 km, ma ormai mi viene da dormire. Comunque tutto va bene, alle 12,30 lasciamo il camper e alle 13,00 riprendiamo l'autobus per Townsville, che arriva a destinazione alle 19,00. Che fatica!!
La casa e' vuota fino a domenica, cosi' ci dedicheremo all'abbronzatura e al relax.
Nota positiva: mentre eravamo via sono stati avvistati coccodrilli sulle spiagge di Townsville e il comune ha dovuto chiudere anche la piscina d'acqua salata sul lungomare. Che figo!!!
Io sono andato a cercare i coccodrilli in tutta l'Australia e loro erano qui'! Forse cercavano me?
A presto, cari.
F & V
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