04 dicembre 2006

La Grande Barriera Corallina

La Grande Barriera Corallina australiana è indubbiamente la più grande del mondo.
Mia personale convinzione è che sia anche la più bella.
A seconda di chi scrive i libri, copre dai 280.000 ai 344.000 km quadrati ed è lunga tra i 1900 e i 2500 km. Comunque più di Varazze.
Ci potete trovare 1500 specie di pesci, 400 tipi di coralli, 4000 varietà di molluschi e svariati e creativi modi di schiattare.
Siamo fortunati ed il vento, in questi giorni sempre piuttosto teso, è abbastanza tranquillo.
La barca parte alle 8.45 del mattino nel sole gia bollente e Virgy, neanche usciti dal porto, comincia a stare male. Pare si tratti di un record di valore internazionale.
Durante il viaggio di circa due ore fino al reef, il viso della povera sventurata passa da un colore pallido ad un giallo itterico, poi al violetto per terminare, dopo una vomitata anch'essa di entità di valore internazionale, in blu tenebra. Gli assistenti della compagnia si fanno in quattro per porre rimedio al dramma mettendole ghiaccio sulla base del collo, facendola sdraiare, cantandole canzoncine, mimando sciarade e picchiandola a turno con un randello: tutto inutile. Un mozzo di colore ha inscenato anche un antico rito woodoo, con l'unico risultato di richiamare qualche nuvola (forse aveva sbagliato formula).
Alle 11, finalmente, si intravede in lontananza, oltre il blu scuro dell'oceano pacifico, un azzurro intenso.
Ci ancoriamo ai bordi del reef e ci accingiamo a scendere in acqua armati di pinne, maschera e boccaglio.
Le acque, imbrigliate dai coralli, sono ormai chete, e la povera Virgy riacquista un colorito se non umano, almeno da famiglia dei primati.
Conoscendo le mortali creature che bazzicano da queste parti, ci informiamo su eventuali pericoli: ci assicurano che quì non ci sono meduse.
Inspiegabilmente non si fa cenno a squali, pesci pietra, serpenti marini e all'epinefelo, un pesce idiota di 400 chili che addenta i sub, poi si ricorda che gli fanno schifo e li sputa.
Non importa quanto e cosa possiate avere letto sulla barriera australiana: potete solo fare 24 ore di volo e venire a vedere.
Pesci pappagallo di un metro con colori dal giallo al viola, pesci pagliaccio, coralli e madrepore decorano questo mondo.
A causa del fatto che queste barche attraccano sempre nello stesso punto, è evidente che li intorno la natura ha perso un po' di lustro ma, negli atolli distanti anche poche centinaia di metri, lo spettacolo è ancora rigoglioso.
Virgy si butta in acqua e magicamente si sente meglio. Nessuno squalo in vista, anche se vedere pesci erbivori di un metro e venti vi assicuro che inquieta ugualmente.
Sguazziamo per un'oretta e poi saliamo in barca per il buffet, dal quale asportiamo un paio di chili di gamberi.
Secondo giro con i pesci che guizzano tra le gambe e poi a bordo per il ritorno.
Questa volta un astutissimo mozzo fornisce a Virgy due misteriose pillole che la fanno addormentare beata per due ore sotto un sole mortalmente caldo; secondo me non era Travelgum...

F & V

2 Comments:

Anonymous Esprit said...

Mi ricorda tanto, ma tanto tanto ;), un passaggio di "In un paese bruciato dal sole" diBill Bryson... potevi citarlo, eh?! ;)

18:29  
Anonymous Anonimo said...

Non ricorda è Bill Byson!
Camuffato ma è un brano del libro!
Complimenti!

17:10  

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