29 gennaio 2007

Souvenir de Rome

E’ fatta! Siamo tornati indenni da Roma.
I riscontri sono unanimemente positivi, ma dobbiamo riconoscere che è stata dura.
Sapere di essere sotto il vigile (scusate il gioco di parole) e critico occhio di svariati milioni di persone genera una tensione quasi ingestibile, e ci è voluta tutta la nostra concentrazione per cercare di sembrare normali.
Ringraziamo la redazione del Kilimangiaro per l’estrema gentilezza ed in particolare Liliana per la sua totale dedizione a questi due disperati. Ci hanno prenotato anche un bel treno con cuccetta doppia con lavandino sul quale ci hanno offerto la colazione e il giornale.
Negli studi RAI, durante la confusione mentale precedente il nostro intervento, ci siamo divertiti un mondo a gironzolare per gli studi dei diversi programmi (“la prova del cuoco”, “½ ora” e “l’eredità”) e a prendere un caffè con Lucia Annunziata. Veramente le eravamo solo a fianco, ma ci siamo accontentati.
A pranzo, nella mensa RAI abbiamo con sommo godimento incontrato (udite udite!) Tullio de Piscopo e Tony Dallara.
E’ vero, abbiamo raschiato il fondo.
Io cercavo Augias, ma pare lavori da un’altra parte.
Prima di andarcene abbiamo almeno incontrato Violante Placido e Ines Sastre, ospiti di Domenica In.
Ci è sfuggito per un pelo Pippo.
Piuttosto triste lo spettacolo dei gruppi di pensionati che, come mandrie imbufalite e senza controllo, vagano alla disperata ricerca di un autografo, fosse anche della guardarobiera.
La Licia, dobbiamo dirlo, è molto bella, simpatica e soprattutto intelligente, ma l’avremmo detta più espansiva.
Grande professionista, comunque.
A sera, tornati alla Stazione Termini, ci siamo concessi un souvenir de Rome, un bel virus intestinale di un ceppo particolarmente bastardo, derivante molto probabilmente da qualche alimento di una certa età.
Virgy ha passato la notte nel cesso del treno giocando a identificare i pezzi della cena nel water poi, a Torino, le è salita la febbre.
Io che, essendo ciccione, resisto un po’ di più, ho cominciato a vomitare solo alle 13,00 mentre verso le 16,30 mi è salita la febbre.
Nel letto ci siamo guardati negli occhi e, spontanea, ci è sorta una riflessione (oltre a quella di rammentarci quanto facciamo schifo e puzziamo): possibile che abbiamo attraversato le zone del mondo con le più disperate e pietose condizioni igieniche senza prenderci neanche un herpes, mentre ci è bastato andare un (dico un) giorno a Roma per subire un attacco virulento di questa portata?
F & V

18 gennaio 2007

Novità

Osservando il numero dei contatti, mi accorgo che molti di voi continuano a collegarsi, probabilmente sperando di perdersi in nuove, interessanti descrizioni di remote zone del pianeta terra. Rassegnatevi! Siamo a casa!
Però qualche cosa da raccontare l'abbiamo.
Anzitutto, prendendo una coraggiosa decisione che probabilmente porrà fine alla di lei scintillante carriera, la nota conduttrice Licia Colò ha deciso di presentare il nostro viaggio durante la sua trsmissione, "alle falde del Kilimangiaro" (paraponziponzipò). Nella foto la si vede mentre strappa l'orecchio sinistro ad una concorrente che ha sbagliato risposta (nota la sua indole violenta).
Saremo suoi ospiti durante la trasmissione di domenica 28 gennaio, non mi chiedete a che ora; ci è stato chiesto se fosse possibile andare in divisa, e abbiamo accettato, dopotutto è anche grazie a questo lavoro se ci siamo potuti permettere quattro mesi di gradevole assenza.
Siamo naturalmente molto curiosi di affrontare questa avventura, e anche un po' emozionati.
Purtroppo non saremo in gara, quindi non potremo vincere nulla, che rogna!
La seconda novità è che un caro amico mi ha convinto a tentare la realizzazione di un libro che racconti tutto ciò che abbiamo vissuto in questi mesi e che, per la tirannia del tempo, non è stato possibile inserire nel blog. Visto che mi ha anche procurato l'appuntamento con un importante editore, non ho potuto dirgli di no. Spero non chieda mazzette.
Mi accorgo in effetti di quanto sia difficile scrivere e di quanto sia fisicamente stancante e frustrante. Alla fine di ogni sessione di lavoro rileggo e vorrei incenerire tutto perchè il risultato sembra sempre puerile e scontato. Vedremo.
Per il resto mi sfogo concedendomi ogni tanto qualche divertente polemica su "Specchio dei Tempi", la rivista per ultrasettantenni ottenebrati de La Stampa, ma fanno un giornalismo di così pessimo gusto che mi è passata la voglia anche di quello. Ora proverò con "Di Più" e "Tuttouncinetto", vedremo se daranno più soddisfazione.
Un abbraccio e a presto.

F e V